Obbligo dei defibrillatori per le società sportive

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I ministeri della Salute e dello Sport hanno varato il decreto che introduce l’obbligo per le società sportive di dotarsi di defibrillatori semiautomatici esterni (DAE), in attuazione di quanto previsto dall’articolo 7 comma 11 del decreto Salute e sviluppo. Da sei a trenta mesi di tempo per adeguarsi.

Il decreto, che disciplina anche i controlli medici necessari per praticare l’attività sportiva non agonistica, raccoglie le indicazioni di un gruppo di lavoro istituito nel febbraio scorso e del corrispondente gruppo di lavoro del Consiglio superiore di sanità, e prevede che le società sportive professionistiche adottino i defibrillatori entro sei mesi, mentre le società sportive dilettantistiche hanno fino a due anni e mezzo per adeguarsi. Gli oneri sono a carico delle società, che possono associarsi se operano nello stesso impianto sportivo oppure accordarsi con i gestori delle strutture perché siano loro a farsene carico. Sono escluse, invece, le società dilettantistiche che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio.

Il decreto ministeriale contiene linee guida dettagliate in merito alla dotazione e all’utilizzo dei defibrillatori. In particolare, il defibrillatore deve essere facilmente accessibile, adeguatamente segnalato e sempre perfettamente funzionante e dovrà essere presente personale adeguatamente formato per utilizzarlo e pronto ad intervenire in caso di necessità.


FONTE: PUNTO SICURO

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