Protezione dai fulmini, la guida dell’INAIL

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La valutazione nei luoghi di lavoro del rischio di fulminazione da scariche atmosferiche, come richiesto dal D.Lgs. 81/2008, deve essere eseguita con la norma tecnica CEI EN 62305-2, in vigore dal primo marzo 2013.

I fulmini sono originati da enormi differenze di potenziale che si generano all’interno delle nubi temporalesche, denominate cumulonembi. La differenza di potenziale che si viene a creare è causata dall’accumulo di cariche tra le diverse zone della nube. Quando la differenza di potenziale arriva a milioni di Volt, si genera una gigantesca scarica elettrica, il fulmine appunto, che riequilibra il sistema.

I fulmini che si scaricano al suolo costituiscono una piccola percentuale della totalità fulmini (circa il 10%), ma sono quelli che hanno il maggiore impatto sull’incolumità delle persone e delle strutture.

L’INAIL ha elaborato una pubblicazione dell’Inail, intitolata “Protezione contro i fulmini”, che illustra le procedure per una corretta valutazione del rischio e l’individuazione di appropriate misure di protezione da adottare.

La guida risulta utile in generale a tutti i tecnici per approfondire le proprie conoscenze in materia, ma soprattutto a coloro che si occupano di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Essa è così strutturata:

  1. normativa per gli impianti di protezione contro i fulmini
  2. metodologia per la valutazione dei rischi
  3. definizione dei termini, dei simboli e delle abbreviazioni
  4. gestione del rischio
  5. impianti di protezione contro i fulmini
  6. esempio concreto di valutazione del rischio

Scarica “Protezione contro i fulmini


FONTE: ACCA.IT

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