Inail: manuale per l’uso in sicurezza delle piattaforme mobili

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Nei  lavori edili in quota va sempre più diffondendosi l’uso della piattaforma di lavoro mobile elevabile (PLE, o in inglese MEWP), chiamata in gergo anche autocestello. All’uso di questa attrezzatura sono purtroppo correlati molti infortuni gravi.

Per questo motivo è stata realizzata da Inail Direzione regionale per le Marche, con la collaborazione di IPAF (International Powered Access Federation), la pubblicazione“ PLE nei cantieri. L’uso delle piattaforme di lavoro mobili in elevato nei cantieri temporanei o mobili”.

Nel documento si ricorda che per utilizzare in sicurezza una  piattaforma di lavoro mobile elevabile “devono essere presi in considerazioni vari elementi. Alcuni di questi sono correlati alla tipologia e alle caratteristiche della macchina utilizzata; altri all’ambiente di lavoro; altri ancora alla tipologia di lavoro da eseguire con l’ausilio della PLE. Molti di questi elementi, se non correttamente considerati e valutati, possono causare infortuni gravissimi,anche mortali”.

 Tra le cause più frequenti di incidenti si annoverano:

  • il ribaltamento della macchina dovuto a errato posizionamento o stabilizzazione o a cedimento del terreno, il cedimento o ribaltamento causato da sovraccarico;
  • il ribaltamento durante la fase di carico o scarico su mezzi di trasporto;
  • l’urto con altri mezzi in movimento;
  • l’urto con strutture fisse;
  • l’intrappolamento tra la base e la struttura;
  • la discesa incontrollata per guasto ai componenti;
  • l’intrappolamento con parti mobili;
  • le cadute dal cestello;
  • la folgorazione per  contatto con linee elettriche in tensione;
  • la manutenzione carente e i cedimenti strutturali.

La pubblicazione ha quindi lo scopo di promuovere l’uso efficace e sicuro delle piattaforme di lavoro mobili elevabili, offrendo a tutti gli addetti ai lavori le conoscenze di base in materia. Ad esempio illustrando il quadro legislativo di riferimento, le tipologie delle piattaforme, i criteri di scelta e modalità d’uso, gli elementi da considerare nella valutazione dei rischi, la gestione delle emergenze e le procedure operative.

Riguardo l’aspetto normativo, il documento è aggiornato non solo al Decreto legislativo 81/2008 ma anche all’Accordo del 22 febbraio 2012 della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. Accordo concernente l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori – nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione – entrato in vigore il 12 marzo 2013.

 


FONTE: PUNTO SICURO

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