Amianto nelle abitazioni

SUVA – Factsheet sulla “Silicosi”
aprile 30, 2013
L’obbligo di aggiornamento per i coordinatori: entro il 15 Maggio 2013
maggio 6, 2013

Anche se bandito da anni, l’amianto continua a rappresentare un pericolo per la salute dei lavoratori.

Infatti, durante lavori di ristrutturazione, manutenzione o risanamento di edifici costruiti prima del 1992 (anno di entrata in vigore della Legge 27 marzo 1992, n. 257) capita spesso di entrare in contatto con prodotti e materiali realizzati in parte o del tutto con fibre di amianto.

In particolare, la presenza di amianto negli edifici può essere classificata secondo i seguenti criteri:

amianto fortemente agglomerato (matrice compatta)

  • prodotti in fibrocemento per l’edilizia e il genio civile (lastre ondulate, facciate, condotte e canalizzazioni, manufatti, fioriere)
  • guarnizioni per freni e frizioni (insieme a resine)
  • guarnizioni (insieme a gomme)

amianto debolmente agglomerato (matrice friabile)

  • materiali termoisolanti e antincendio: per es. rivestimenti in amianto spruzzato, lastre e pannelli leggeri per l’edilizia
  • rivestimenti per pavimenti

amianto allo stato puro

  • corde, tessuti, imbottiture

Il SUVA, l’ente previdenziale svizzero, ha da tempo avviato una vasta e articolata campagna di sensibilizzazione per promuovere pratiche di buona condotta volte ad evitare l’esposizione alle fibre di amianto nei lavori edili. Obiettivo dell’iniziativa è fornire, attraverso supporti informativi e materiali audiovisivi, le informazioni necessarie a riconoscere il pericolo, prevenire i casi di esposizione e intervenire in modo idoneo. 

Oltre all’opuscolo “Amianto: come riconoscerlo e intervenire correttamente“, da segnalare “Casamianto virtuale“, il tour interattivo nell’abitazione che mostra in maniera diretta ed intuitiva dove si nasconde l’amianto e come evitare esposizioni pericolose. 


FONTE: SUVA

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